Tutti i reportage delle 6 tappe dall'Alaska a Ushuaia... e oltre!!!

1^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2014 Nord America --- 2^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2015 Centro America

3^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2016 Sud America --- 4^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2017 Patagonia e Tierra del Fuego

5^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: BRASILE Moto Tour 2017 --- 6^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: Sud America Coast to Coast Moto Tour 2018

mercoledì 24 gennaio 2018

10-11-12-13) PARAGUAY ARGENTINA BOLIVIA

-18.906224$-63.401671$Post 10-11-12-13) 17-18-19-20 gennaio 2018 – SUD AMERICA Coast to Coast Moto Tour 2018 di Pinuccio & Doni – Asuncion, PARAGUAY => Puerto Pilcomayo, Ingeniero Juárez, San Salvador de Jujuy, Salvador Mazza, ARGENTINA => Yacuíba, Villamontes, Abapò, Cabezas, BOLIVIA – Gli amici paraguaiani ci hanno sconsigliato di ripassare dalla frontiera dove avevamo avuto problemi, ma bensì di attraversare il Rio Paraguay a bordo di un ferry che in soli 20 minuti ci avrebbe sbarcato direttamente in Argentina presso la frontiera di Puerto Pilcomayo. Così ci svegliamo alle 6 e insieme a RoberMan GS, che gentilmente si è offerto di accompagnarci, ci rechiamo all’imbarcadero. L’uscita dal Paraguay si è rivelata molto più semplice perché da qui passa pochissima gente e poi perché la notte scorsa siamo andati in un centro stampa aperto 24h per falsificare la polizza dell’assicurazione. Sulla riva opposta abbiamo notato che i doganieri argentini sono molto scrupolosi facendo minuziose perquisizioni nei bagagli degli automobilisti, invece a noi hanno fatto aprire solamente le valigie di alluminio senza neanche guardare all’interno delle borse, anche se in realtà avevano già fatto fare un giro intorno alla moto al loro cane antidroga. Così alle 8 in punto eccoci in sella pronti per affrontare il migliaio di chilometri sulle due strade più desolate dell’Argentina, la Ruta 86 e la Ruta 81 famose per le lunghe distanze tra un insediamento umano e l’altro, che possono arrivare anche a 250 km e quindi la conseguente mancanza di benzinai. Per questo ci siamo cautelati riempiendo la tanica di 5 litri di benzina di riserva e raddoppiando la scorta d’acqua perché questa regione è famosa per le alte temperature che superano abbondantemente i 40 gradi. Immaginate di percorrere tutta l’Italia da Milano a Reggio Calabria su un lungo rettilineo incontrando solo 4 o 5 paesini e incrociando solamente una decina di auto, senza vedere nessuno e con tanti animali sulla strada. C’è solo da sperare che vada tutto bene e che la moto non ci dia problemi, anche una banale foratura potrebbe metterci in crisi a causa della temperatura torrida nel bel mezzo del nulla. Questo è il Chaco Argentino, in molti hanno cercato di scoraggiarci a percorrerlo ma la nostra voglia scoprire e di toccare con mano ci ha portati fin qui, così il primo giorno ci fermiamo dopo circa 600 km a Ingeniero Juárez e il secondo giorno completiamo il percorso sulla 81 scoprendo che fino alla Ruta 34 c’è la desolazione più totale, niente di niente per circa 300 km!!! Una volta sulla 34 il nostro itinerario prevede di girare a nord verso la Bolivia, però se svoltiamo a sud ci troviamo a soli 250 km da San Salvador de Jujuy dove abitano gli amici Miguel e Silvia che avevamo conosciuto un paio d’anni prima presso Salinas Grandes. Dato che questa è l’ultima tappa nel continente americano, non possiamo fare a meno di andare a salutarli, così sotto un acquazzone che ci sorprende negli ultimi 200 km arriviamo a bussare alla porta della loro casa completamente fradici. Come sempre Miguel e Silvia si dimostrano dei veri amici, mentre lui mi rabbocca i livelli dell’olio motore e dello Scottoiler, lei prepara la loro camera per metterla a nostra disposizione. Poi passiamo il pomeriggio davanti alle mappe della Bolivia per studiare insieme il percorso migliore che faremo io e Doni nei prossimi giorni. Il mattino successivo fortunatamente non piove più così riprendiamo la nostra strada verso nord e alle prime ore del pomeriggio siamo già alla frontiera Argentina/Bolivia di Salvador Mazza – Yacuíba che pensavamo di oltrepassare per poi andare a cercare da dormire a Villamontes che si trova 100 km dopo il confine. Ebbene, documenti alla mano come sempre mi reco negli uffici per sbrigare le formalità doganali ma l’ufficiale argentino mi avvisa che non può fare nulla perché nella parte boliviana è in corso uno sciopero di 24 ore per problemi sociali. Vado ugualmente dagli ufficiali boliviani per avere notizie più precise, gentilissimi e mortificati mi confermano quello che mi era già stato anticipato, dicendomi di ripresentarmi l’indomani mattina alle 7. Torno da Doni comunicandole la triste notizia e insieme mettiamo in atto il piano “B”, cioè trovare un albergo con garage per la moto, farci una bella doccia e uscire a fare due passi per poi organizzarci per la cena… pare proprio che non ci sia altro da fare… ma un po’ di relax, anche se forzato, non guasta!!! La mattina successiva la gentile ragazza dell’hostal si presenta alle 6.30 in punto dandoci la sveglia con la colazione in camera e alle 7 siamo già alla dogana unificata. Due timbri sul passaporto per uscire dall’Argentina, altri due per entrare in Bolivia e 5 minuti per ricevere il Permesso di Importazione Temporaneo (***) per la nostra Transalp da parte di una gentilissima doganiera boliviana, la quale si prodiga in numerosi consigli circa le insidie che troveremo nel suo paese a causa del cattivo stato delle strade e dei numerosi animali che le popolano, sottolineando di NON viaggiare MAI col buio e avere sempre una scorta di carburante. La ringraziamo e ci mettiamo in cammino coscienti di fare un po’ da apri pista in luoghi dove raramente sono passati altri viaggiatori perché non andremo a visitare i posti turistici più nominati tipo il Lago Titicaca, il Salar de Uyuni e le stupende Laguna Verde o Laguna Colorada, tutti luoghi già visti in precedenti viaggi nel 2008 e nel 2016. Praticamente il giro classico porta i viaggiatori ad attraversare la Bolivia da nord a sud (o viceversa) invece noi questa volta, quando saremo nei pressi di Santa Cruz de la Sierra, la vorremmo attraversare da est a ovest passando da Cochabamba, per poi raggiungere Putre che si trova a nord del Chile. Percorrendo la Ruta 9 ci accorgiamo che i benzinai scarseggiano, infatti mentre faccio il pieno chiedo sempre a quanti km si trova il prossimo distributore, la risposta è sempre 180/200 km. Anche i posti dove passare la notte non sono così facili da trovare, così quando ne mettiamo a fuoco uno presso il piccolo pueblo di Abapò, ci fermiamo anche se sono solo le 15.30. Considerando che la sveglia era stata abbastanza presto, direi che abbiamo già fatto abbastanza km ed è giunta l’ora di andare a mischiarci con usi e costumi locali, passeggiando tra la gente che, masticando foglie di coca, affolla le numerose bancarelle dei venditori di specialità locali che non manchiamo di degustare insieme ad una bella bottiglia fresca di vino bianco d’ altura boliviano!!! 
(***) Una curiosità riguardo il Permesso di Importazione Temporaneo in Bolivia: nel 2016 ci diedero un permesso valido 1 mese, oggi 2018 ci hanno dato un permesso che scade tra 6 mesi!!!


Navigazione sul Rio Paraguay































































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